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31
08
2020

Viparita Karani: lo yoga che fa bene alla schiena

Scritto da Giada Tessari 2

Con questo articolo continuo con il presentarti alcune posizioni dello yoga in modo che tu possa svolgerle al meglio. Ogni asana contiene un messaggio per noi, mettendole assieme in una lezione perseguono uno scopo, un obiettivo. Ci saranno anche articoli con un obiettivi specifici come: aiutare la digestione, aiutare il sonno, diminuire i fastidi del ciclo mestruale,…Prima di passare alla descrizione di questo asana ci tengo a ricordarti che nello yoga l’asana è caratterizzato da equilibrio tra forza dell’azione e radicamento interiore, espresso in modo stabile e confortevole. Cerca di praticare Viparati Karani con accoglienza e dolcezza verso te stesso. Viparita Karani è una posizione invertita, ma passiva, grazie al sostegno del muro. Per questa ragione è una posizione rilassante e consigliata ai praticanti di tutti i livelli, con l’uso degli adatti sostegni. In sanscrito, viparita significa ”invertito”, “girato” e karani “fare”, “eseguire”. Questa posa può pertanto essere tradotta come “la posizione invertita” o in modo più descrittivo “la posa delle gambe appoggiate al muro”.

Come eseguire

Ecco la descrizione della forma base:

  1. Sdraiati sulla schiena, appoggiando i piedi contro il muro, usandolo come supporto;
  2. solleva il bacino al livello desiderato (è possibile utilizzare asciugamani piegati da posizionare sotto la vita),
  3. se risultasse faticoso, solleva la parte inferiore del tronco, e alza le gambe.

Ecco la descrizione della forma avanzata (molto simile a Sarvangasana – la candela):

  1. sdraiati sulla schiena. Mani sul pavimento, lungo il tronco, con i palmi rivolti verso l’alto. Le gambe sono unite e allungate in avanti. Rilassa tutto il corpo.
  2. Inspira profondamente e solleva le gambe formando un angolo di 90 gradi rispetto al pavimento, quindi continua a muoverti, solleva il bacino (le gambe dovrebbero essere dritte e posizionate indietro rispetto alla testa). Per sollevare il bacino, usa le mani, appoggiandole sul pavimento con i gomiti. Le ossa pelviche si appoggiano sui palmi delle mani.
  3. Le gambe rimangono dritte perpendicolari al pavimento.
  4. Respira profondamente con la pancia. Cerca di rilassarti per rimanere rilassato con il bacino sui palmi.
Variazioni
  • Se c’è abbastanza spazio sul muro, puoi provare ad allontanare tra loro le gambe per formare una “V”. Questo esercizio ti permetterà di allungare i muscoli dell’interno coscia e dell’inguine.
  • Puoi anche piegare le ginocchia, appoggiare le piante dei piedi tra di loro e far scivolare i piedi lungo il muro verso il basso, portando i talloni verso l’inguine, (questa posizione è simile a Baddha Konasana, ma appoggiata al muro). Se vuoi puoi anche appoggiare le mani a livello dei muscoli dell’interno coscia e tirare verso il basso per amplificare lo stretching. Ricorda di non appoggiarti mai alle ginocchia per non sforzare troppo l’articolazione.
Benefici fisiologici e terapeutici
  • Aiuta a drenare il sangue e la linfa dagli arti inferiori alla testa, riducendo il gonfiore delle estremità;
  • migliora il flusso e la circolazione sanguigna prevenendo la formazione di vene varicose;
  • rinvigorisce i muscoli facciali;
  • allena la sospensione degli organi interni, elimina la loro discesa;
  • sviluppa la forza delle mani;
  • aiuta a distendere la pelle del viso,
  • migliorandone l’aspetto;
  • favorisce il rilassamento dei muscoli;
  • aumenta la pressione intracranica e il conseguente abbassamento della pressione arteriosa;
  • favorisce la digestione, previene l’anemia e aiuta a combattere la stitichezza;
  • rallenta la comparsa dei capelli grigi/bianchi.
Benefici mentali ed energetici
  • Aiuta la digestione;
  • migliora la circolazione dell’energia nei chakra: Vishuddha, Muladhara e Svadhisthana;
  • calma il sistema nervoso,riducendo il livello di stress e di ansia;
  • ha un potere antidepressivo;
  • è un ottimo rimedio contro l’insonnia e il mal di testa.
Controindicazioni

Non deve essere eseguito se c’è alcol nel sangue, dopo aver fumato o bevuto caffè. Meglio evitare durante i giorni di mestruazione. Non dovrebbe essere praticata da chi soffre di fegato, milza, tiroide ingrossata, artrosi cervicale, ernia del disco cervicale, ipertensione, disturbi cardiaci, trombosi, disturbi oculari. Da evitare durante le mestruazioni o in gravidanza.

Chakra attivato

Virapita Karani attiva Svadisthana chakra, il secondo chakra. Durante l’esecuzione dell’asana potresti avvertire una espansione e attivazione dell’energia a questi livelli: fantasia, immaginazione, creatività. Essendo questa una posizione invertita (dove il capo si trova in una posizione più vicina al suolo rispetto all’ombelico), Virapita Karani permette la sublimazione dell’energia, che dai chakra più bassi si muoverà verso l’alto trasformandosi e raffinandosi. Durante questa posizione, se il mento viene avvicinato allo sterno, si attiva anche l’energia di Vishudda Chakra.

In quali attività

Potrai eseguire in tutte le pratiche yoga: dall’Hatha yoga allo Yoga in volo, dal Flow Yogaallo Yoga con i bambini. Si utilizza anche nel corso “Genitori e figli incontrano lo yoga“. Vi aspetto a Cittadella e a San Martino di Lupari.

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