fbpx
Cittadella: dal Lunedi alla Domenica | San Martino di Lupari: Dal Lunedi al Sabato
Chiamaci: 0495979264 - 0499469588
Cittadella: dal Lunedi alla Domenica | San Martino di Lupari: Dal Lunedi al Sabato
Chiamaci: 0495979264 - 0499469588
Blog
  • Home Page
20
11
2018

Svadhisthana: secondo chakra

Scritto da Giada Tessari 0

Dopo l’articolo introduttivo sul sistema dei 7 Chakra e quelli sul primo chakra, eccoci ora al secondo. Mentre nel primo chakra si creano radicamento e stabilità, nel secondo chakra si trova spazio per emozioni e movimento; nel primo chakra abbiamo trovato risposta alla sopravvivenza e alla struttura, ora c’è spazio per la sessualità ed il piacere. In sanscrito sva significa “suo”, “proprio” e adhisthana significa “dimora”, pertanto si può tradurre come “il chakra della propria dimora”.
Questo chakra viene considerato il substrato dell’esistenza umana individuale, perché è associato con l’inconscio e con il deposito delle impressioni mentali (samskarā). L’esistenza individuale è radicata nell’inconscio e molti degli impulsi istintivi che vengono percepiti a livello di svādhisṭḥāna affiorano dalle profondità della mente inconscia. Questo chakra pertanto può essere effettivamente considerato come la “dimora” dalla quale la maggior parte delle persone si esprime nel mondo, la base della vita vissuta.

L’elemento del chakra sacrale è l’acqua, ed estende la sua sfera d’influenza sui fluidi organici come i sangue, il sudore e i liquidi seminali. L’acqua, il sangue e i fluidi in generale, possiedono la natura di scorrere liberamente ed evocano l’idea di sfuggire ad ogni controllo che volesse contenerli. Allo stesso tempo però, al movimento dei liquidi va riconosciuta e valorizzata la caratteristica positiva di una libertà di vivere senza timori. l’energia di questo chakra determina fino a che punto siamo nella condizione di stabilire un rapporto fiducioso e al tempo stesso vitale con gli altri. Si tratta della capacità di dare espressione ai sentimenti, di abbandonarsi con fiducia agli altri o, in generale, alla vita.

Questo presuppone la disponibilità a consentire una vera vicinanza agli altri, senza provare vergogna o addirittura fastidio verso i propri o gli altrui timori. Le qualità dell’acqua rappresentano assai bene quelle di questo chakra: liquidità, fluidità, flessibilità e capacità di adattamento. L’acqua è l’elemento di purificazione per eccellenza, infatti, quando c’è uno squilibrio in svādhisṭḥāna, si prova spesso un senso di colpa o di vergogna.

Il senso collegato a questo chakra è il gusto e l’organo di senso è quindi la lingua. Gli organi di azione sono gli organi riproduttivi: testicoli e ghiandole correlate, pene, ovaie, tube e utero, vagina, vulva, clitoride e ghiandole mammarie. È collegato, insieme a manịpūra, a prāņamaya kośa, l’involucro dell’energia.
Si differenzia dal primo chakra perché l’essenza non è la soddisfazione di esigenze primarie, ma il piacere che si ricava dalle esperienze.

La ricerca di questo genere di piacere comporta il rischio della volubilità. Inoltre, nessun piacere si può mai assaporare a lungo e questo porta a non considerare mai nulla buono abbastanza, a non sentirsi mai appagati. Svādhisṭḥāna è il chakra in cui ci si preoccupa essenzialmente di cercare il piacere, attraverso il cibo, il sesso, gli alcolici, le droghe, eccetera…
In mūlādhāra la soddisfazione dei bisogni è legata alla ricerca della sicurezza, qui è il piacere a motivare la vita. Il mondo e le persone sono considerati nella misura in cui riescono a dare piacere. Se il piacere è il valore assoluto, il fascino è la qualità di eccellenza. Se il fascino è la qualità assoluta, bisogna uniformarsi a quello che agli altri piace. Da qui deriva una tendenza, per chi vive in Svādhisṭḥāna, al narcisismo, all’attenzione al look e alla moda, al mimetismo sociale e al bisogno di essere accettati dagli altri.
Un chakra sacrale equilibrato, stabile e vitale favorisce un buon rapporto con il Sé, con il proprio corpo e con la sessualità, con tutte le conseguenze positive sullo sviluppo interiore. Stimola creatività, sicurezza di sé e vitalità.
Da un punto di vista fisico, un secondo chakra forte aiuta a prevenire i disturbi mestruali, le malattie degli organi sessuali, i dolori ai reni, l’impotenza. Collegato al sangue e alla linfa, il chakra sacrale dà energia a tutte le funzioni corporee ed è essenziale per il benessere generale dell’organismo.
Quando il chakra Svadhistana è in grave disequilibrio, l’energia sessuale affluisce eccessivamente o in modo insufficiente e può dar luogo a gelosie, paure, desideri inappagati e ossessivi, impotenza e frigidità.

Meditare sul secondo chakra ci incoraggia a capire noi stessi nella nostra unicità, a sviluppare il nostro potere creativo, la capacità di nutrire e amare. Ecco alcuni spunti:

  • sono ispirato

  • sono creativo

  • sono pieno di gioia

  • sono in controllo

  • sono unico

  • sono speciale

  • tu sei gentile

  • tu sei importante

  • io sento

Le caratteristiche del secondo chakra

Nome sanscrito Svadhistana (letteralmente, “dimora del sé”)
Nome italiano Chakra sacrale, chakra dell’ombelico, secondo chakra
Zona del corpo Zona dei genitali
Parti del corpo correlate Ovaie, genitali, sistema circolatorio, reni, vescica, prostata. Inoltre, la parte inferiore della schiena e le ginocchia
Ghiandola corrispondente Gonadi
Funzione La creatività, intesa sia in senso fisico che mentale e spirituale
Desiderio Desiderio di sessualità, di famiglia, di gruppo, di tribù, di socializzazione primaria.
Qualità presenti Purezza, armonia, coraggio, unione, desiderio, creatività, sempre qualità naturali e spontanee.
Disfunzioni Debolezza, crisi creative, senso di impotenza, paura, ossessività, gelosia.
Disturbi mestruali, impotenza, frigidità, problemi renali, circolatori o di milza, della vescica e del basso ventre, rigidità alla regione sacrale e coccigea
Armonizzazione Consapevolezza del proprio corpo, vitalità, creatività, energia, facoltà riproduttiva, gioia di vivere, passionalità
Demone Senso di Colpa
Senso Gusto
Attività che aiutano Lavorare sulla fluidità, meditare sull’acqua, lavorare sul senso di colpa e sulle emozioni, osservare per un periodo una dieta liquida. Mantenere il contatto con la natura, soprattutto l’acqua (e in particolare il mare), fra le attività fisiche tutto ciò che ci mette in relazione con l’elemento acquatico (nuoto, surf, canoa,…), oltre a corsa campestre, camminata veloce, tutte le forme di danza spontanea o tradizionale, l’Hatha Yoga. Disegnare, dipingere, suonare, scriver e recitare sono altrettanto utili.
Yoga Pranayama: respiro come un’onda

Yoga – asana: Anjaneyasana, Trikonasana, Utkata konasana, Upavistha konasana, Eka pada rajakapotasana, Ardha Matsyendrasana, Paschimottanasa

Yoga in volo: bridge ad onda, sirena in amaca

Cibo Tutti i cibi di colore arancio: arance, mandarini, mango, melone, fragole, patate dolci, carote, zucca, zucchine, noccioline, cibi centrifugati, frullati. Bere molta acqua.

Ciò che più di tutto nutre questo chakra sono le relazioni primarie.

Simbolo Un loto a sei petali color arancio, al cui centro è una luna crescente e un fiore di loto
Elemento Acqua
Colore Arancione
Mantra VAM
Nota Re
Animale Coccodrillo, pesce, animali marini
Pianeta Luna
Pietra Opale bianco, ambra, corallo, tormalina rossa, corniola, cristallo di rocca, selenite, topazio, quarzo citrino

Nel prossimo articolo vedremo come si forma questo chakra, quale importanza riveste soprattutto nei bambini. Nei successivi andremo a conoscere come mantenerlo integro per poi passare ai chakra successivi presentando dapprima una veduta generale con le posizioni previste dallo Yoga, per poi passare a due articoli di approfondimento dello stesso chakra. Se vi ho messo un po’ di curiosità, chiedete informazione ai nostri insegnanti durante le lezioni di Hatha yoga, Yoga in volo, Yoga quantico, Flow yoga, Balyayoga, Genitori e figli incontrano lo yoga attivi a Cittadella e a San Martino di Lupari.