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18
05
2020

Supta Vajrasana per scegliere fra azione e accettazione

Scritto da Giada Tessari 0

Con questo articolo continuo con il presentarvi alcune posizioni dello yoga in modo che possiate svolgerle al meglio. Ogni asana contiene un messaggio per noi, mettendole assieme in una lezione perseguono uno scopo, un obiettivo. Ci saranno anche articoli con obiettivi specifici come: aiutare la digestione, aiutare il sonno, diminuire i fastidi del ciclo mestruale,…

Vi ricordo che nello yoga l’asana è caratterizzato da equilibrio tra forza dell’azione e radicamento interiore, espresso in modo stabile e confortevole. Cerca di praticare Supta Vajrasana con accoglienza e dolcezza verso te stesso. In sanscrito, supta significa “dormiente” oppure “disteso” e vajrasana “la posizione del diamante”; perciò Supta Vajrasana viene tradotta come “Vajrasana distesa” o “la posizione del diamante distesa”. Nonostante Vajrasana sia incluso nel nome, l’esecuzione di tale postura non inizia dalla posizione del diamante, con i piedi sotto i glutei, ma da Yoniasana, con i piedi posizionati a lato dei glutei. Swami Satyananda suggerisce che il nome di questa asana derivi da vajra riferito a vajra nadi, il canale energetico che collega gli organi sessuali al cervello.

Come eseguire

Sedetevi in Vajrasana. Piegatevi indietro appoggiandovi sugli avambracci e sui gomiti finché la sommità del capo tocca il pavimento tenendo il dorso completamente arcuato. Mettete le mani sulle cosce e assicuratevi che le ginocchia rimangano sul pavimento. Chiudete gli occhi e rilassate il corpo. Mantenete un respiro lento e profondo. La durata varia in base ai benefici che si vogliono raggiungere:

  • per benefici fisici sono sufficienti pochi minuti,
  • per benefici mentali ed energetici praticate per estesi periodi di tempo.

La concentrazione fisica va mantenuta sul dorso, sull’addome o sulla respirazione, quella energetica su Swadhisthana chakra, nel coccige.
È una buona posizione da fare dopo asana di piegamento in avanti.

Variazioni

Supta Vajrasana viene talvolta praticata appoggiando la punta della testa a terra, posizione che accentua la curvatura della schiena; in questa variazione le braccia non vengono sollevate sopra la testa ma rimangono a fianco del torace. Oppure mantenendo un solo arto inferiore piegato, l’altro esteso o piegato con il piede in appoggio al pavimento.

Ottimizza
  • Allarga le ginocchia. Se le ginocchia si allontanano troppo dal pavimento mentre pratici Supta Vajrasana, aumenta la distanza che c’è tra di loro. Abbi cura di non sforzare troppo i muscoli e i legamenti delle cosce e delle ginocchia nel tentativo di mantenere le ginocchia al suolo.
  • Cuscini, cuscini e ancora cuscini! All’inizio sistema più cuscini sotto la schiena in modo da alleggerire la pressione sulla parte bassa della schiena. Puoi mettere un cuscino anche sotto la testa per ridurre ulteriormente lo sforzo.
  • Metti le mani sotto la testa. In questo modo la tua testa sarà più alta e questo ridurrà la curvatura e quindi lo sforzo della zona lombare.
  • Esegui parzialmente:
    • una gamba alla volta,
    • rimanendo in appoggio sugli avambracci.
Benefici
  • Allunga i muscoli estensori della gamba e il muscolo psoas che connette il tronco e le gambe in profondità.
  • Depura le gambe dall’acido lattico e dai metaboliti di scarto, riducendo la fatica e la pesantezza causate dall’iperestensione o dal restare in piedi a lungo.
  • Riduce la tendenza alle vene varicose e l’edema (eccessiva ritenzione d’acqua) negli arti inferiori.
  • Apre le articolazioni del ginocchio e della caviglia, favorendo un inarcamento sano. Può correggere piccoli difetti di allineamento all’interno dell’articolazione del ginocchio.
  • Allevia la nausea durante la gravidanza. Ovviamente andrà svolta con l’aiuto di cuscini.
  • In Supta Virasana vengono stirati alcuni punti importanti nell’agopuntura che stimolano il meridiano dello stomaco, rendendo questa posizione un buon rimedio all’indigestione o ai disturbi di stomaco.
Controindicazioni

Non praticare questa posizione se hai lesioni al ginocchio o alla caviglia che potrebbero essere irritate dall’estensione completa di queste articolazioni. Questa posizione è inoltre controindicata se soffri di sciatalgia, dislocazione dei dischi intervertebrali, alterazioni dell’osso sacro.

Cosa produce

Pratica questo asana con l’intenzione di imparare a scegliere tra rilassamento-accettazione e azione-trasformazione. Mentre mantieni la posizione, respira naturalmente. Osserva il forte contrasto tra il rilassamento della parte alta del corpo e l’azione dinamica delle gambe. Sentendo che puoi sempre scegliere nella tua vita tra questi due principi, afferma: “Movimento energico o pace immutabile: la scelta è solo mia! La scelta è mia!”.

Chakra attivato

Si trovano indicazioni su chakra differenti.

    • Supta Vajrasana con le braccia estese all’indietro ai lati della testa, attiva Manipura chakra, il terzo chakra, perché durante l’esecuzione dell’asana si può avvertire una espansione e attivazione dell’energia come gioia, benessere, fiducia in sé stessi, armonia, apertura e attitudine al lasciarsi andare.
    • Sukadev Bretz dice che, portando una grande apertura del torace,viene attivata l’Anahata chakra, il centro energetico del cuore. Ma c’è anche un effetto energetico sullo Svadhisthana chakra, il secondo centro energetico e il Vishudda chakra, il chakra della gola.
    • Io lo suo molto per lavorare soprattutto su secondo, quarto e quinti chakra.
In quali attività

Potrai eseguire Supta Vajrasana in tutte le pratiche yoga: dall’Hatha yoga allo Yoga in volo, dal Flow Yoga allo Yoga con i bambini. Si utilizza, con le apposite variazioni, anche nel corso “Genitori e figli incontrano lo yoga“. Vi aspetto a Cittadella e a San Martino di Lupari.