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24
08
2020

Sperimenta il sesto chakra

Scritto da Giada Tessari 0

Ho già dedicato due articoli a Ajna: uno introduttivo e uno su come mantenerlo integro, perché un terzo? In primis perché non si finisce mai di approfondire un argomento tanto vasto come l’essere umano, poi perché sono curiosa e mi piace imparare cose nuove, e quando le ho imparate mi piace donarle agli altri. Ma torniamo a noi: Ajna. Al centro delle sopracciglia, circa due centimetri dietro la fronte, si trova il sesto centro energetico. Siamo tornati al luogo in cui la legge fondamentale della creazione, la polarità, trova la sua prima configurazione. Il nostro sesto chakra, terzo occhio, ci mostra sia la polarità originaria, sia la possibilità di superarla. Noi esseri umani possiamo quindi vedere anche l’unità. Un vedere che è in realtà un riconoscere, un diventare consapevoli della nostra vera natura. La consapevolezza è presente ovunque in noi, in ognuna delle nostre cellule. Il centro che rappresenta questa forza in noi è il sesto chakra. Il suo nome sanscrito è Ajna, che significa più o meno “ordine, incarico ricevuto dall’alto”. L’Ajna è considerato il centro del nostro pensiero e delle nostre funzioni mentali; l’Ajna governa i cinque chakra inferiori e dà loro “istruzioni”. Anche l’ipofisi, che si trova nella zona d’irradiazione dell’Ajna, ha la “funzione di dare istruzioni” alle ghiandole endocrine periferiche associate ai cinque chakra inferiori perché ne stimola la secrezione. A questo scopo l’ipofisi è strettamente collegata dal punto di vista funzionale e morfologico all‘ipotalamo. Il sesto chakra raccoglie anche le forze della consapevolezza dei cinque chakra inferiori, elabora e giudica i risultati dei cinque tipi di consapevolezza provenienti dai sensi. Da ciò può nascere avversione o desiderio verso ciò che i sensi trasmettono. Quante cose! E quante ce ne sarebbero ancora, ma voglio presentarvi alcune esercitazioni.

La bilancia

La dea della giustizia ha gli occhi bendati e una bilancia nella mano destra: con il suo occhio interiore supera l’apparenza esteriore e guarda all’essenza delle cose, ristabilisce l’equilibrio ed emette il suo giudizio senza farsi influenzare dalle forze contrapposte del mondo polare. Ecco l’esercizio. Fai un esperimento: soppesa dentro di te un pensiero che ti sta a cuore o un’azione che vuoi intraprendere. Utilizza a questo scopo le mani. Ad esempio vorresti cambiare professione, ma sei ancora legato alla tua attuale attività. Pensa di mettere in una mano tutto ciò che parla a favore del cambiamento e nell’altra tutto ciò che parla contro: soppesa nell’immaginazione ciò che hai nell’una e nell’altra mano. Lascia fluire il respiro in modo rilassato e osserva come si alzano e si abbassano i piatti della tua bilancia (mani). Cerca d arrivare a una decisione. Essa rispetta il reale peso delle due forze?

La chiarificazione dei pensieri

La maggior parte delle persone resta stupita di fronte alla quantità di pensieri che attraversano la loro testa: i pensieri giocano con noi come fa il gatto con i topi. Può quindi dare un grande sollievo poter rallentare il flusso dei pensieri, un modo divertente ed utile è utilizzare gli esercizi del maestro armeno Gurdjieff. Alza entrambe le braccia e allungale all’altezza degli occhi. Inizia a respirare tranquillamente e descrivi per alcuni minuti con la mano sinistra un cerchio nell’aria e con la destra un otto. Tutta la tua attenzione deve essere rivolta al movimento delle mani eseguito senza fretta, calmo e rilassato. Annota i pensieri che passano nella tua mente mentre fai questo esercizio alla fine dei cinque minuti. Fra tutti i pensieri negativi scegline uno e prova a riformularlo, per esempio: “Posso fare quello che voglio, ma le persone che per me contano mi respingono”, riformulalo con “Le persone che per me contano mi apprezzano così come sono”.

Più semplice è invece la tecnica di disegnare degli otto, sia in verticale che in orizzontale. prendi un colore che vuoi e lascia che la mano guidi il colore, la mente, lasciati prendere dal segno veloce, lento, ma senza mai staccare il colore dal foglio. puoi utilizzare la mano destra o la sinistra, anche disegnare contemporaneamente con entrambe le mani. L’otto può essere in piedi, o sdraiato (simbolo dell’infinito). Quando ti sarai sufficientemente impratichito, potrai provare ad occhi chiusi. Questi sono tutti ottimi esercizi sia di meditazione che di armonizzazione degli emisferi.

La meditazione

La meditazione è il veicolo con cui superiamo le nubi dell’ignoranza. In questo modo la meditazione ci permette di vedere di tanto in tanto la vera natura del nostro spirito. La meditazione riporta a casa lo spirito, come dice Rinpoche. Esiste quindi una casa dove possiamo tornare e trovare riposo, dove cessa ogni lotta. Se sappiamo dove siamo a casa, raggiungiamo uno stato di chiarezza e di saggezza che ci libera dalla paura, e quando siamo liberi dalla paura possiamo interiormente deporre le armi, sia l’odio, l’avidità, l’invidia con cui ogni giorno ci difendiamo. Ci son molti modi per meditare, su questo argomento ho già scritto alcuni articoli, e altri ne seguiranno. Un modo per meditare molto bello è anche quello di sostare sotto la doccia ad occhi chiusi, osservando i pensieri che vengono portati via dall’acqua, sciolti dalle tensioni che scivolano via con l’acqua calda. Ascolta il tuo respiro calmo e sereno, rendi grazie per l’acqua, per la pace, per il respiro.

Potrai eseguire in tutte le pratiche yoga: dall’Hatha yoga allo Yoga in volo, dal Flow Yogaallo Yoga con i bambini. potrai eseguirli anche nel corso “Genitori e figli incontrano lo yoga“. Vi aspetto a Cittadella e a San Martino di Lupari.