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07
01
2020

Ajna: il sesto chakra, il chakra del comando

Scritto da Giada Tessari 0

Dopo l’articolo introduttivo sul sistema dei 7 Chakra e quelli sui successivi, eccoci ora al sesto. Ajna, il sesto chakra, è noto anche come il terzo occhio. È un’espressione ormai familiare a molti ed è associata alla visione interiore, alle esperienze di risveglio e illuminazione, attimi in cui “si aprono gli occhi per davvero”. Posizionato nel mezzo della fronte, tra le sopracciglia, Ajna è il centro spirituale in cui si incontrano i due principali canali in cui scorre il prana, le due nadi: ida e pingala. L’incontro tra le dualità è il tema portante del sesto chakra. Qui infatti si riuniscono gli opposti: maschile e femminile, sole e luna, emisfero destro e sinistro del cervello, intelletto e intuizione. Il sesto chakra dissolve queste dualità e ci consente di superare la visione dualistica del mondo che distingue in “buono” e “cattivo”, in “io” e “te”. Superando questa visione degli opposti e pacificando il pensiero, si giunge ad aprire gli occhi sulla verità nascosta dietro l’apparenza. Ajna è simboleggiato da un loto composto da due grandi petali, uniti in un cerchio – ancora una volta un simbolo di dualità riconciliata in un’unità superiore. Non è collegato a uno dei 5 elementi, bensì alla luce e, a differenza degli altri chakra, la simbologia non prevede un animale rappresentativo. Il mantra associato al sesto chakra è OM, la sillaba-seme.
Questo chakra è di fondamentale importanza per la salute e lo sviluppo interiore. Un sesto chakra attivo e ben irrorato di energia consente un contatto diretto e libero con il mondo interiore, stimola la fantasia, l’intuizione e le percezioni spirituali. Dona la capacità di visualizzare il pensiero e configurare obiettivi astratti, di comprendere intuitivamente gli altri e persino la chiaroveggenza. Un sesto chakra non equilibrato può dar luogo a eccessi di dogmatismo, orgoglio, scarsa gratitudine. Un chakra indebolito può causare disattenzione e difficoltà di concentrazione, ma soprattutto disturbi a livello emotivo: paura, depressione, forte senso di inutilità. Dal punto di vista fisico, un sesto chakra debole si manifesta con mal di testa, dolore agli occhi, debolezza della vista e dell’udito, infiammazioni al seno paranasale, malattie del sistema nervoso.
Meditare sul sesto chakra stimola l’evoluzione spirituale, il dominio delle pulsioni e la calma dei pensieri. Ecco alcuni spunti:

  • vedo chiaramente,
  • penso chiaramente,
  • credo nelle mie intuizioni,
  • credo nelle mie decisioni,
  • conosco la risposta,
  • creo la mia realtà,
  • credo in me stesso,
  • credo nelle mie abilità.

Le caratteristiche del sesto chakra.

Nome sanscrito

Ajna – comando dall’alto

Nome italiano Chakra del comando – della fronte – terzo occhio
Zona del corpo

Ha come corrispondenza fisica primaria l’incavo dell’osso sfenoide, denominato sella turcica, che si trova al centro del cranio. All’altezza delle sopracciglia 2-3 cm dietro alla fronte

Parti del corpo correlate
  • Regioni del corpo: controlla i dolori alla testa dovuti a tensione della muscolatura cranica, regola le cefalee vasomotorie e produce la distensione dei lineamenti del viso. Nuca, occhi, parti del viso, parte inferiore della fronte, tempie, canali sinusali

  • Organi: lobo frontale → linguaggio come organo di comunicazione verbale, terzo occhio, gli occhi e, come chakra secondario, quello delle mani (canale di comunicazione non verbale)

  • Sistemi: sistema nervoso centrale (che comprende encefalo e midollo spinale), sistema nervoso periferico, endocrino

  • Ghiandole: ipofisi o ghiandola pituitaria che dirige e regola l’attività delle altre ghiandole e numerose funzioni vitali e rappresenta un collegamento tra i due sistemi di controllo dell’organismo, ormonale e nervoso

  • Plesso: carotideo

Ghiandola corrispondente Ipofisi
Funzione

Organizza le percezioni (riconoscere e valutare le diversità e le somiglianze), la comprensione (assimilare e organizzare informazioni, esperienze e concetti), l’astrazione (operare mentalmente attraverso simboli o segni, in assenza di riferimenti sensoriali), la memoria, l’immaginazione (capacità di modificare il percepito e riorganizzarlo in forma simbolica), la conoscenza intellettuale. Dalla combinazione di tutto ciò nasce l’intelligenza (capacità di interpretare realtà e concetti, vederne con chiarezza i rapporti ed elaborare tattiche e strategie per dare una direzione al proprio agire). Percezione visiva, immaginazione, intuito, chiaroveggenza.

Desiderio Desiderio di conoscere, di comprendere, di progettare e portare a compimento, di “illuminarsi”.
Qualità presenti Comprensione, intelligenza, tutte le facoltà mentali in genere, capacità di astrazione.
Disfunzioni

Ossessioni, patologie psichiche, confusione, difficoltà di attenzione e concentrazione, distrazione, identificazione con i propri pensieri spesso mutevoli, instabili, ripetitivi, indotti da ogni sorta di stimolo interno ed esterno; presunzione intellettuale, falsa speranza.

Emicrania, tensione oculare, esaurimento nervoso, pesantezza alla testa, disturbi della vista, sinusite, tremori, nevrosi, allucinazioni, incubi, scarsa percezione visiva

Armonizzazione Coscienza di sé attraverso la comprensione e l’attivazione delle svariate facoltà del pensiero.
Paura Illudersi
Senso Pensare
Attività che aiutano

Ajna Chakra si nutre di prana sottile, che è pura luce. Si deve quindi cercare il contatto con tutto ciò che è luminoso, in primo luogo la luce solare nelle prime ore del mattino e del tardo pomeriggio.

Si dovrebbero preferire alimenti sattvici, come frutta, latte, miele, e in generale tutto ciò che sviluppa fuori dalla terra.

Avere atteggiamenti e pensieri “luminosi”.

Praticare la respirazione yoga e ovviamente la meditazione aumentando la densità e l’intensità del Prana.

Affinché Ajna sia stabile, occorre che tutti i Chakra sottostanti lo siano, quindi sarà opportuno lavorare partendo dal basso prima di arrivare al sesto Chakra.

Praticare ogni giorno esercizi di attenzione, concentrazione, visualizzazione e sviluppare attitudine al silenzio mentale, almeno per un minuto al giorno.

Controllo di sé. Mantenere la concentrazione, il pensiero positivo, creare idee e rappresentazioni, influire mentalmente, fissarsi mete e concentrarsi.

Yoga Pranayama: respirazione a narici alternate, Bhramari Pranayama.

Yoga: le posizioni invertite, gli esercizi con gli occhi e tutte le posizioni che consentano di osservare dentro se stessi.

Yoga in volo: posizioni invertite in amaca.

Cibo

Tutti i cibi di colore violetto (carote viola, mirtilli, uva, melanzane, more, cavolo cappuccio viola, germe d grano) e tutti i cibi sattvici (frutta, la maggior parte dei vegetali, sei e noci, cereali e derivati – integrali e senza additivi chimici – latte e latticini, limitate quantità di erbe aromatiche e spezie)

Simbolo

Un loto con due soli grandi petali, su cui stanno le sillabe Ham e Ksham. Al centro, un cerchio con il grande mantra “OM”

Elemento Luce
Colore

Indaco – violetto

Giallo nel buddhismo tibetano

Mantra OM
Nota

La

Sonagli, suono della tabla, sovrapposizione di ritmi diversi, frinire dei grilli, Flauto, strumenti a fiato di legno

Animale
Pianeta Giove
Pietra

Lapislazzuli, quarzo ametista, apatite purpurea, azzurrite, perla, zaffiro

Nel prossimo articolo andrò ad approfondire come mantenere integro questo chakra. Se vi ho messo un po’ di curiosità, chiedete informazione ai nostri insegnanti durante le lezioni di Hatha yoga, Yoga in volo , Flow yoga attivi a Cittadella che a San Martino di Lupari.