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21
11
2019

Pranayama: respirazione profonda e pranayama

Scritto da Giada Tessari 0

Respirare significa vivere e viceversa, purtroppo non molti sono consapevoli del loro modo di respirare e di come questo semplice atto ripetuto più volte nel corso della vita possa essere vivifico o mortifico. Il pranayama è l’arte di respirare in modo tale da ricavare il massimo beneficio dalla respirazione. Il pranayama è però anche la scienza del respiro, e spiega cosa avviene nel nostro corpo e nella nostra mente durante la pratica, e quali sono in concreto i benefici che se ne ricavano.

Prana significa respiro, ma anche energia. L’associazione di questi due significati al termine prana è molto stretta: vita e respiro sono congiunti, quando un essere vivente muore, il respiro si ferma. Ecco perché lo yoga attribuisce così tanta importanza al respiro. Riassumendo il pranayama è utile per:

  • ottenere calma e serenità necessarie per la meditazione.

  • Imparare a respirare in modo corretto e vivere meglio.

  • Facilitare l’eliminazione delle tossine.

  • Migliorare la circolazione sanguigna e linfatica.

  • Ottimizzare l’azione filtrante dei reni.

  • Tonificare il sistema nervoso.

  • Agire positivamente sulla memoria.

  • Aiutare la digestione.

  • Liberare da pensieri negativi e dalle paure che immobilizzano l’intento.

  • Purificare le nadi (i canali energetici del corpo)

  • Stimolare la milza.

  • Equilibrare il sistema ghiandolare.

  • Rinforzare il sistema immunitario.
PERCHE’ CONTROLLARE IL RESPIRO?

Ogni volta che ci viene chiesto di compiere uno sforzo, come quando facciamo un salto, o solleviamo un peso, automaticamente arrestiamo o comunque modifichiamo il respiro. Il respiro si ferma anche per uno shock improvviso o quando la mente è del tutto assorbita in qualcosa di interessante. Ciò dimostra la relazione intensa che sussiste fra mente e pensiero, fra un’intensa attività fisica o mentale e il controllo del respiro. Nella vita quotidiana tutto avviene spontaneamente grazie al sistema autonomo, per esempio mentre riposiamo il respiro diminuisce spontaneamente, al contrario durante l’attività fisica aumenta proporzionalmente allo sforzo richiesto. Ma allora a che serve controllare il respiro? Proprio perché è così collegato con la mente e su di essa può influire. Durante la meditazione od il rilassamento profondo, la mente può trovare nel respiro qualcosa su cui appoggiarsi lasciandosi “imbrigliare”: non a caso nello yoga si usa il controllo del respiro per poter controllare la mente.

POSIZIONI ADATTE:
  • SUKHA-ASANA

  • VAJRA-ASANA

  • SIDDHA-ASANA

  • PADMA-ASANA

Puoi praticare questi, ed altri esercizi sul respiro, durante le lezioni di Yoga, che nel nostro centro sono molte e varie:Hatha Yoga, Yoga in volo, Flow Yoga, Quantic Yoga, e anche il corso Genitori e figli incontrano lo Yoga. Questi esercizi così avanzati non vengono invece proposti nelle lezioni di Balyayoga, ovvero lo Yoga con i bambini. Ti ricordo che puoi provare una lezione prenotandola o a Cittadella o a San Martino di Lupari: io e i miei istruttori ti aspettiamo.