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2019

Come mantenere integro Vishuddha

Scritto da Giada Tessari 0

In Vishuddha sono presenti qualità importanti quali: comunicazione, capacità creative ed espressive, istruzione, senso artistico. Grazie alla sua formazione ci consente di conoscerci attraverso l’espressione creativa, il simbolismo, gli archetipi. E’ come se finalmente, guardandosi allo specchio, non si vedesse più solo un corpo, ma anche la propria interiorità. La volontà di questo chakra sta nell’esprimersi, nell’essere creativi, nel mettere in comunicazione. Quando, per motivi vari, questo non avviene, si crea un disequilibrio che può dare origine ai disturbi caratteristici nel flusso energetico di Vishuddha Chakra, ovvero: afonia, balbuzie, disturbi della deglutizione della bocca e dell’udito, disturbi della tiroide, mascella retratta, nodo in gola, otite, raffreddore frequente, raucedine, sensazione di soffocamento, tonsillite, torcicollo, tosse, tracheite, loquacità eccessiva, mancanza di autocontrollo e di sincerità, mutismo, rigidità, timidezza, indecisione, depressione. Lo yoga consiglia dei percorsi paralleli alle terapie psicologiche o mediche (alle quali non si debbono sostituire). Osserviamone alcune.

Consigli:

  • consumare frutta;
  • parlare con animali o piante, o con se stessi davanti ad uno specchio;
  • impegnarsi ad ascoltare gli altri e ad esprimersi in modo comprensibile;
  • ascoltare musica, suonare, recitare, o qualsiasi forma d’arte espressivo – creativa andrà bene;
  • studiare i simboli, gli archetipi anche le lingue straniere;
  • scrivere le proprie emozioni e i propri pensieri;
  • lavorare sul tratto cervicale, potenziare le spalle;
  • attività cardio.
Asana

La candela o Sarvangasana (in genere tutte le posizioni in appoggio sulle spalle). In sanscrito sarva significa “tutto” o “intero”, anga significa “arto”, “parte del corpo” e asana “posizione”; perciò Sarvangasana viene tradotta come “la posizione di tutti gli arti” o “la posizione dell’intero corpo”. Nonostante ciò, questa asana è comunemente conosciuta come “la posizione a candela”. Per sapere come eseguirla, i benefici, le indicazioni e le controindicazioni, puoi aprire la pagina che abbiamo dedicato proprio a questa posizione.

Respirazione

Il leone. Siediti portando il piede sinistro sotto la natica destra e il piede destro sotto la natica sinistra (anche la posizione dell’eroe, o la posizione seduta sui talloni potrà andare benissimo). L’importante è che le ginocchia siano ben separate e le mani appoggiate sulle cosce. Inspira profondamente e trattieni il respiro per qualche istante. Poi espirando gradualmente e con la massima fluidità, contrai progressivamente tutto il corpo, dal bacino alla testa, spingendo le mani contro le cosce con le dita bene separate fra di loro, come se fossero degli artigli. Ricerca una profonda attivazione del perineo, sull’area sovra-pubica e sullo sfintere anale; dell’addome, sull’area del plesso solare e dello stomaco; della parte alta, nel collo e nel viso. In particolare, spalanca la bocca spingendo la lingua completamente in fuori e girando gli occhi verso il centro delle sopracciglia. Mantieni la posizione per il tempo necessario ad una espirazione completa, oppure per qualche respiro che avverrà attraverso la bocca. Quindi rilassa gradualmente il corpo e riprendi la respirazione attraverso le narici. Nel caso avessi optato per la posizione a gambe incrociate, inverti l’incrocio. In ogni caso ripeti per due-sei ripetizioni.

Rilassamento con visualizzazione

Supini, con gli occhi chiusi, la braccia rilassate lungo il corpo, i palmi delle mani rivolti verso l’alto, la gambe rilassate con le anche leggermente extraruotate, lascia che il corpo si rilassi. Il tuo corpo è calmo, rilassato, tranquillo, serenamente calmo, rilassato e tranquillo. Porta l’attenzione al tuo ritmo respiratorio, all’aria che entra ed esce dal naso. Ascolta la breve pausa che intercorre fra il movimento attivo dell’inspirazione e quello passivo dell’espirazione. Non intervenire sul controllo del respiro, solo accogli, ascolta, osserva. Visualizza l’area della gola e, al suo interno, il Chakra di forma circolare che irradia una luce blu trasparente. Questa energia fluisce libera, morbida e fresca in tutto il corpo. Il respiro non incontra ostacoli perché il respiro si respira, piacevolmente si respira. Il respiro si instaurerà nel modo più naturale per te. Memorizza la profonda sensazione di quiete che dona questo respiro che si respira senza fatica, senza barriere, senza controllo. Ora immagina di essere disteso su una barca a vela, ancora in riva al mare. La barca oscilla piano e senti il corpo che dondola dolcemente nel movimento calmo dell’acqua. Cullato dall’ondeggiare della barca, lascia andare ogni tensione, ogni contrazione muscolare. Osservi il tuo respiro scorrere dentro il corpo liberamente. L’aria entra ed esce spontaneamente, accompagnata dal movimento regolare della barca su e giù, su e giù… Il tuo corpo è piacevolmente cullato dal respiro. La stessa calma del chakra della gola che irradia luce blu trasparente in tutto il corpo: i piedi…le gambe…le cosce…il bacino…l’addome…il costato…le spalle…la colonna…le braccia…gli avambracci…le mani…il collo…il corpo si ricongiunge all’azzurro del mare e del cielo. Memorizza queste sensazioni fino a quando lo ritieni opportuno, dopodiché preparati lentamente a tornare:

  • presta attenzione ai rumori della stanza,
  • accarezza dolcemente il tuo corpo,
  • stiracchiati come se ti fossi appena svegliato,
  • con un’espirazione più ampia del solito, apri gli occhi,

quando lo ritieni opportuno, girati su un fianco e poi mettiti seduto.

Con questo articolo termina l’esplorazione sul chakra della gola, nel prossimo articolo vi introdurrò Ajna Chakra, la sua tabella riassuntiva, le posizioni previste dallo Yoga, per poi passare nell’ultimo, come questo, a cosa fare per mantenerlo in salute. Nel frattempo, se vi ho messo un po’ di curiosità, chiedete informazione ai nostri insegnanti durante le lezioni di Hatha yoga, Yoga in volo, Flow yoga attivi a Cittadella e a San Martino di Lupari .