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11
04
2020

Yoga con i bambini: è Pasqua

Scritto da Giada Tessari 0

Cari mamme e papà,

dopo che nel precedente articolo vi ho presentato la mia decisione di condividere con voi 5 lezioni di Balyayoga (lo yoga per e con bambini e adolescenti) dal titolo: “Le 5 qualità della matita“, ed aver concluso il percorso, visto il protrarsi della permanenza in casa, ho pensato a nuove lezioni con voi e vostri bambini. Sono sempre suddivise nello stesso modo:

  1. pensiero felice: per creare l’attitudine giusta all’attività,
  2. la storia per crescere, che serve per introdurre l’argomento della lezione e poter portare l’attività sui tre livelli: fisico, cognitivo, emotivo.
  3. Un gioco per preparare il corpo in modo dinamico e divertente,
  4. gli asana: semplici posizioni da mantenere in modo stabile e comodo,
  5. il rilassamento: per lasciar sedimentare quanto fatto,
  6. l’attività manuale per lavorare sulla manualità e portare ancor più dentro di noi gli insegnamenti della lezione.
PENSIERO FELICE

Il pensiero felice si fa in cerchio sempre allo stesso modo, possibilmente con la bottiglia della calma Montessoriana (e già farla assieme sarebbe un bel modo per passare il tempo. Ecco come fare: bottiglia trasparente, colla glitter, acqua tiepida). Come la volta scorsa cerchiamo nella nostra mente, nel nostro cuore, nel nostro corpo un pensiero felice: quand’è stata l’ultima volta che siamo stati felici, felici, felici? Quando lo abbiamo trovato possiamo aprire gli occhi e raccontarlo a chi è con noi. Vi accorgerete di avere molti pensieri felici o di essere il pensiero felice di qualcuno: meraviglioso.

LA STORIA

La storia di oggi è una bella storia di Pasqua che ci insegna perseveranza, costanza e concentrazione. Il settimo leprotto, come sentirai durante la lezione, possedeva una speciale qualità, la forza di volontà, per questo non si fece distrarre dalle parole, non si fece fermare dagli ostacoli: lui sapeva cosa fare perché voleva portare a termine la sua missione. La forza di volontà non ha età, per portare a termine qualsiasi progetto bisogna prima costruire le fondamenta e poi il tetto, mettendo la forza di volontà alla base di tutto. Oggi impareremo come.
“C’ erano una volta un papà leprotto ed una mamma leprotto, che avevano sette leprottini e non sapevano quale sarebbe diventato il leprotto di Pasqua. Vivevano nel bosco e la loro casa era sotto un grande albero di nocciole. Allora mamma leprotto prese un cestino con sette uova e papà leprotto chiamò i leprottini. Poi disse al più grande: “Prendi un uovo dal cestino e portalo nel giardino della casa, dove ci sono molti bambini”. Il leprotto più grande prese l’uovo d’oro, corse nel bosco, attraversò il ruscello con tutti i pesci che nuotavano all’interno, uscì dal bosco, corse per il prato e giunse al giardino della casa pieno di fiori

Qui voleva saltare oltre lo steccato, ma fece un balzo così grande e con tanta forza che l‘uovo cadde e si ruppe. Questo non era il leprotto di Pasqua. Ora toccava al secondo. Egli prese l’uovo d’argento, corse via nel bosco, attraversò il ruscello, uscì dal bosco, corse per il prato; allora la gazza gridò: “Dallo a me l’uovo, dallo a me l’uovo, ti regalerò una barca d’argento!”. E prima che il leprotto se ne accorgesse la gazza aveva già portato l’uovo d’argento nel suo nido. Neanche questo era il leprotto di Pasqua. Ora toccava al terzo. Questi prese l’uovo di cioccolato. Corse nel bosco, attraversò il ruscello, uscì dal bosco e incontrò uno scoiattolo. Lo scoiattolo spalancò gli occhi e chiese: “Ma è buono l’uovo?”, “Non lo so” rispose il leprotto. “Lo voglio portare ai bambini. Lasciami assaggiare un po!”. Lo scoiattolo cominciò a leccare e poiché gli piaceva tanto, non finiva mai e leccò e mangiucchiò pure il leprotto, fino a che dell’uovo non rimase più nulla; quando il terzo leprotto tornò a casa, mamma leprotto disse: “Neanche tu sei il leprotto di Pasqua, ma sei un bravo leprotto, non ti preoccupare”. Ora toccava al quarto. Il leprottino prese l’uovo chiazzato. Con quest’uovo corse nel bosco e arrivò al ruscello. Saltò sul ramo d’albero posto di abete traverso, ma nel mezzo si fermò. Guardò giù e si vide nel ruscello come in uno specchio. E mentre così si guardava, l’uovo cadde nell’acqua e finì dritto dritto nella bocca spalancata di un coccodrillo che stava li sotto! Neanche questo era il leprotto di Pasqua. Ora toccava al quinto. Il quinto prese l’uovo giallo, corse nel bosco e, ancor prima di giungere al ruscello, incontrò la volpe, che disse: “Su, vieni con me nella mia tana a mostrare ai miei piccoli questo bell’uovo!”. I piccoli volpacchiotti si misero a giocare con l’uovo, finché questo urtò contro un sasso e si ruppe. Il leprotto corse svelto svelto a casa: neanche lui era il leprotto di Pasqua. Ora toccava al sesto. Il sesto leprotto prese l’uovo rosso. Con l’uovo rosso corse nel bosco. Incontrò per via un altro leprotto. Appoggiò il suo uovo sul sentiero e presero ad azzuffarsi. Si diedero grandi zampate, tirandosi di qua e di la fino a rotolare. Alla fine l’altro se la diede a gambe. Ma quando il leprottino cercò il suo uovo, era già tutto calpestato e ridotto in mille pezzi. Neanche lui era il leprotto di Pasqua. 

Ora toccava al settimo. Il leprotto più giovane ed anche il più piccolo. Egli prese l’ uovo blu. Con l’uovo blu corse nel bosco. Per via, incontrò un altro leprotto, ma lo lasciò passare e continuò la sua corsa. Venne la volpe. Il nostro leprotto fece un paio di salti in qua e in là e continuò a correre, finché giunse al ruscello. Con lievi salti lo attraversò, passando sul tronco dell’albero. Venne lo scoiattolo, ma egli continuò a correre e giunse al prato. Quando la gazza strillò, egli disse soltanto: “Non mi posso fermare, non mi posso fermare!”. Finalmente giunse al giardino della casa. Per attarversare la staccionata fece un salto, né troppo grande né troppo piccolo, e depose l’uovo nel nido che i bambini avevano preparato, sotto lo sguardo ammirato di una tartaruga che stava li a guardare dall’inizio. Disse: “Ma tu non sei un leprotto, tu sei un vero guerriero! Non ti sei lasciato distrarre da nulla! Ma come fai?”. Rispose il leprotto, il leprotto di Pasqua: “Ho osservato i miei fratelli, ho riflettuto in silenzio nella posizione dell’amico del silenzio, ho immaginato cosa dovevo fare e l’ho fatto!”

IL GIOCO E GLI ASANA

Questa volta è tutto assieme, perché percorreremo la strada con i leprotti, proprio come loro correremo, salteremo e faremo le posizioni previste. Vi guiderò nel video che sto preparando proprio per voi.

  1. Leprotto,
  2. casa,
  3. albero,
  4. cestino,
  5. bambino,
  6. pesce,
  7. fiore,
  8. uovo,
  9. gazza,
  10. barca,
  11. scoiattolo,
  12. abete,
  13. coccodrillo,
  14. volpe,
  15. sasso,
  16. guerriero,
  17. tartaruga,
  18. amico del silenzio.

Per seguire al meglio la lezione, osserva il link nel canale YouTube della palestra WSPORT SSD.

RILASSAMENTO

Mettiamoci distesi al suolo, a pancia in su, chiudi gli occhi, tieni le braccia lungo i fianchi con i palmi rivolti verso l’alto. Ora faremo un viaggio con la fantasia, e i bambini sono bravissimi con la fantasia. Allora, cominciamo:

“Immaginiamo di fare un viaggio, nel psoto dove staimo andando è stata una giornata di pioggia ma fortunatamente c’è l’arcobaleno! Lo vedi? Ora immagina che ci puoi camminare sopra! Osserva i tuoi piedi, sono di colore rosso: come si sta sopra il rosso? Per alcuni respiri senti come si sta sul colore rosso. Inspiro ed espiro uno, inspiro ed espiro due, inspiro ed espiro tre. Ora sei pronto per un altro colore, e infatti ora i tuoi piedi appoggiano sull’arancione: come si sta su questo colore? Per alcuni respiri senti come si sta sul colore arancione. Inspiro ed espiro uno, inspiro ed espiro due, inspiro ed espiro tre. Ora sei pronto per un altro colore, e infatti ora i tuoi piedi appoggiano sul giallo: come si sta su questo colore? Per alcuni respiri senti come si sta sul colore giallo. Inspiro ed espiro uno, inspiro ed espiro due, inspiro ed espiro tre. Ora sei pronto per un altro colore, e infatti ora i tuoi piedi appoggiano sul verde: come si sta su questo colore? Per alcuni respiri senti come si sta sul colore verde. Inspiro ed espiro uno, inspiro ed espiro due, inspiro ed espiro tre. Ora sei pronto per un altro colore, e infatti ora i tuoi piedi appoggiano sul blu: come si sta su questo colore? Per alcuni respiri senti come si sta sul colore blu. Inspiro ed espiro uno, inspiro ed espiro due, inspiro ed espiro tre. Ora sei pronto per un altro colore, e infatti ora i tuoi piedi appoggiano sul viola: come si sta su questo colore? Per alcuni respiri senti come si sta sul colore viola. Inspiro ed espiro uno, inspiro ed espiro due, inspiro ed espiro tre. Ora sei pronto per un altro colore, ma l’arcobaleno è finito! Allora fai un bel passo su una nuvola lì vicina e infatti ora i tuoi piedi appoggiano sul bianco: come si sta su questo colore? Inspiro ed espiro uno, inspiro ed espiro due, inspiro ed espiro tre. Ora guardando in giù vedi la tua casa, i giardini, gli alberi e decidi che vuoi provare ad appoggiare i piedi sul colore marrone: come si sta su questo colore? Inspiro ed espiro uno, inspiro ed espiro due, inspiro ed espiro tre. Ed ora sei di nuovo nella tua casa: un bel respiro grande, mi stiracchio e con calma mi metto seduto, che meraviglia!”.

ATTIVITA’

Due possibilità:

  1. disegniamo le uova di Pasqua che il nostro amico leprotto porterà ai bambini oppure creiamole con il filo e le perline come nell’immagine che vedi;
  2. colora un mandala di Pasqua come quello del disegno che vedi.

La lezione è finita, sono sicura che vi siete divertiti e soprattutto avete imparato qualcosa di più su di voi e sull’altro. Nel sito potete trovare altre lezioni da fare con i vostri bambini:

Ci vediamo alla prossima lezione di attività di yoga con i bambini. Baci a tutti e buona Pasqua: che la Luce  di Gesù Risorto possa splendere sempre davanti a noi,
Giada