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28
03
2020

Yoga con i bambini ai tempi del Covid19: lesson n. 4

Scritto da Giada Tessari 0

Cari mamme e papà,

dopo che nel precedente articolo vi ho presentato la mia decisione di condividere con voi 5 lezioni di Balyayoga (lo yoga per e con bambini e adolescenti) dal titolo: “Le 5 qualità della matita“, in questo articolo vi presento la quarta lezione: buon divertimento!

PENSIERO FELICE

Il pensiero felice si fa in cerchio sempre allo stesso modo, possibilmente con la bottiglia della calma Montessoriana (e già farla assieme sarebbe un bel modo per passare il tempo. Ecco come fare: bottiglia trasparente, colla glitter, acqua tiepida). Come la volta scorsa cerchiamo nella nostra mente, nel nostro cuore, nel nostro corpo un pensiero felice: quand’è stata l’ultima volta che siamo stati felici, felici, felici? Quando lo abbiamo trovato possiamo aprire gli occhi e raccontarlo a chi è con noi. Vi accorgerete di avere molti pensieri felici o di essere il pensiero felice di qualcuno: meraviglioso.

LA STORIA

Riprendiamo la storia della matita, in particolare l’importanza della mina e del guardarsi dentro, ascoltarsi. Oggi userò una delle mie filastrocche (nel senso che le ho inventate e scritte proprio io, a volte ispirandomi a storie e tradizioni popolari, altre creando tutto da sola).

L’ALBERO DELLA VITA

Questa è la storia di Nero il BAMBINO,

dell’Africa cittadino.

“Ma perché non son verdino

come l’ERBA del giardino

invece di essere nero

come il mistero?

  E perché non giallo come il SOLE

che fra le nuvole fa le capriole?

Oppure colorato come un COLIBRI’

che svolazza tutto il dì?

Dall’ALBERO della Vita andrò

Albero

e la risposta cercherò!”.

Disse lo STRUZZO: “Vengo con te perché

ho le ali ma non so volare ahimé!”.

“Vengo anch’io!” disse GIRAFFA

“con questo collo per bere mi serve una caraffa!”.

E la PAVONESSA: “Mio marito è affascinante

ed io perché così aberrante?”.

Si aggiunse anche il PESCE Averna

che cieco viveva in una caverna.

La triste comitiva cammina e cammina

arrivò all’Albero di prima mattina.

“SEDETEVI in riflessione ed ascoltate la lezione.

Ognuno è unico nel suo aspetto:

puoi essere piccoletto

o tondo come un ovetto

ma come tutti meriti rispetto.

Attenti a ciò che vi comunico

ciascuno di voi è unico!

Anche se non sarai famoso,

sappi che sei molto prezioso”.

IL GIOCO E ASANA ASSIEME

Muoversi per la stanza come un…e poi restare immobile per quanto più tempo puoi. Ripercorriamo il viaggio di Nero e dei suoi amici. Ci si muove per la casa liberamente camminando lentamente solo sui talloni, dopo 20 passi ci si ferma nella prima posizione.

  1. Bambino: è la stessa posizione del soldato delle lezione n. 2, quella che gli adulti chiamano Tadasana (o posizione della montagna). Serve a fare esperienza della propria stabilità, oggi la eseguirai come piccola montagna: cosa provi? Mantieni la posizione ad occhi chiusi per 5 respiri. Ora spostati nella stanza ad occhi aperti ma saltellando a piè pari, quando ne avrai fatti 20 ( o di più se non sei stanco/a) ti potrai fermare nella posizione che segue.
  2. Erba: piedi uniti, braccia lungo i fianchi, occhi chiusi, lascio che il mio corpo oscilli come se fosse un filo d’erba. Sperimento tutti i tipi di oscillazioni: in avanti e all’indietro, verso destra e sinistra, provo a disegnare un cerchio. Dopo aver fatto tutte queste cose, comincio a spostarmi nella stanza saltellando su un piede solo in questo modo: 1 destro più un sinistro fa due destri, un sinistro più un destro fa due sinistri e via così finché non sei stanco con la tecnica (1+1=2).  Quando sarai stanco/a ti potrai fermare nella seguente posizione.
  3. Sole: sperimentiamo la vita del sole. Parti a gambe unite con le braccia distese oltre il capo, come lunghi raggi di sole: questo è il sole di giorno. Quando arriva sera però il sole tramonta: piega le gambe e scendi verso il pavimento più che puoi fino a diventare un palla con le braccia che abbracciano le gambe in posizione accovacciata. Questo è il sole di notte. Ripeti sole di giorno inspirando e sole di notte espirando per 5-6 volte. Poi comincia a spostarti per la stanza come se fossi un piccolo uccellino che vola. Disegna dei grandi cerchi con le braccia mentre cammini e ti sposti: cerchi solo con il braccio destro, solo con il sinistro, con tutte e due le braccia in avanti, all’indietro. Quando sarai stanco/a ti potrai fermare nella posizione che segue.
  4. Colibrì: è un uccellino molto piccolo, quindi dovrai piegarti sulle tue gambe mentre il busto si flette in avanti e le braccia si distendono dietro come due alti pronte a volare. Mantieni la posizione per 5 respiri…avvertirai una certa stanchezza sulle cosce: è una buona notizia, significa che hai dei muscoli che ti sostengono e stanno diventando più forti. Ora immagina di essere un seme che vola nell’aria, spostati nella stanza leggero e lentamente, come portato dal vento. Quando sarai stanco/a ti potrai fermare nella posizione dell’albero.
  5. Albero: medesima vista nella lezione 1 e nella lezione 2. Eseguire una volta a destra per 5 respiri ed una a sinistra 5 respiri, per tre volte. Ora immagina di essere uno struzzo: è sempre un uccello ma molto, molto più grande del colibrì e non sa volare, lui corre veloce con passi molto lunghi. Allora facciamo lo struzzo: spostati per la stanza con passi lunghissimi, più lunghi che puoi. Prova a farne almeno 20, dopodiché, se sarai stanco/a, ti potrai fermare nella posizione dello struzzo.
  6. Struzzo: è un animale strano, gambe e collo lungo, ali ma non vola, si dice nasconda la testa sotto la sabbia. Allora ci mettiamo a gambe divaricate e proviamo a toccare con le mani il pavimento, se non ci riusci puoi piegare le gambe. Mantieni la posizione per 5 respiri. E adesso? Adesso sei una giraffa! Spostati per la stanza usando solo gli avampiedi, come se fossi una ballerina: riesci a stare in equilibrio? Fai almeno 20 passi prima di eseguire la prossima posizione.
  7. Giraffa: ha collo e gambe lunghissime. Gambe ampiezza bacino, braccia distese oltre il capo e mani unite: in punta di piedi inspirando immagina di prendere le foglie che sono sugli alberi il più in alto possibile. Adesso piegati e porta le mani verso il pavimento immaginando di bere ad un ruscello, mentre scendi verso il pavimento espira (cioè fai uscire l’aria dalla bocca). Ripeti per 5 volte. Rimani al suolo ed immagina di essere un pavone che si muove per la stanza: io direi gambe piegate, braccia ai fianchi, prova a fare almeno 20 passi così: impegnativo! Però adesso sei pronto per la posizione del pavone.
  8. Pavonessa: seduto al suolo, prova a distendere e divaricare le gambe senza avvertire dolore alle gambe. La cosa più importante è che la schiena rimanga diritta senza appoggiarsi a nessuno sostegno. Mantieni la posizione per 5 respiri ampi e immobili. Ora immagina di essere un pesce che si sposta strisciando sul pavimento. Quando sarai stanco/a potrai fermarti nella posizione del pesce.
  9. Pesce: pancia in su, mani sul petto, cerca di estendere il capo come se volessi vedere qualcuno che sta dietro di te. Non devi sentire dolore al collo, fai la posizione in modo comodo e sereno. Anche qui mantieni per 5 respiri. Prima di passare all’ultima posizione, puoi scegliere una delle precedenti andature ed eseguirla finché non sarai stanco/a.
  10. Seduti: questa è quella che chiamiamo posizione “dell’amico del silenzio” ed assomiglia a quella che gli adulti chiamano sukhasana. Consiste nel trovare una posizione seduta a gambe più o meno incrociate e restare in ascolto del silenzio della nostra mente, contando i respiri in cui riusciamo a non pensare a niente, neanche che non dovremmo pensare a niente!
RILASSAMENTO

Oggi, dopo che per tre lezioni avete sperimentato il rilassamento del sasso e della nuvola, dopo che avete praticato più volte la posizione dell’albero, iniziamo con il rilassamento dell’albero! Distenditi a pancia in su, chiudi gli occhi, tieni le braccia lungo i fianchi con i palmi rivolti verso l’alto. Ora faremo un viaggio con la fantasia, e i bambini sono bravissimi con la fantasia. Allora, cominciamo:

“Immagina di essere un bellissimo albero in un grande bosco… Sta arrivando l’inverno ed un piccolo orsetto sceglie proprio te come posto sicuro per andare in letargo… Si rannicchia sotto al tuo tronco e si addormenta profondamente… Il movimento del tuo respiro lo culla dolcemente,… lo riscalda e lo protegge per tutto l’inverno… La tua pancia si alza e si abbassa al ritmo dolce del tuo respiro, cullando il tuo piccolo amico…Ora immagina che stia tornando la primavera, la luce del sole risplende e gli uccellini cantano… Tutti gli animaletti del bosco si risvegliano lentamente e anche il tuo piccolo amico si risveglia, si stiracchia, ti saluta con un bel sorriso e ritorna a correre nel bosco…è arrivato il momento che anche tu ti risvegli pian pianino…rimani con gli occhi chiusi ancora un po’ mentre muovi mani e dita,… fai ciao ciao con le dita delle mani e dei piedi,… muovi dolcemente le gambe e le braccia,… ruota la testa a destra e a sinistra,… ed ora diventa lungo lungo stiracchiandoti. Fai un bel sorriso…apri gli occhi”.

Abbiamo tutti dentro di noi una parte piccola e indifesa che ha bisogno di essere ascoltata, accolta e coccolata. Questo rilassamento ci insegna a prendercene cura in modo semplice ma efficace.

ATTIVITA’

Anche per oggi due possibilità:

  1. Costruiamo il nostro bracciale della felicità: come si fa? Facile: servono un filo e delle perle. Non le hai? Prendi delle cannucce e tagliale a piccoli pezzi, usali come perle. Prendi il filo e comincia ad infilare le perle di cannuccia: che bel bracciale! Hai usato qualcosa di nuovo per un nuovo utilizzo! Non hai le cannucce? Usa la pasta: con la tempera puoi colorare pasta di formati diversi con colori diversi, sarà un super bracciale. Ogni volta che indossandolo lo osserverai, ti ricorderai di esprimere un pensiero felice.
  2. Mi piacerebbe che ora tu disegnassi il tuo pensiero felice, poi appendilo nella tua stanza: ogni mattina ne vedrai uno nuovo e ti accorgerai che sei più felice di quel che pensi.

La lezione è finita, sono sicura che vi siete divertiti e soprattutto avete imparato qualcosa di più su di voi e sull’altro. Nel sito potete trovare altre lezioni da fare con i vostri bambini:

Ci vediamo alla lesson n. 5. Baci a tutti,
Giada