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06
11
2019

Sperimenta il quinto chakra

Scritto da Giada Tessari 0

Ho già dedicato due articoli a Vishuddha: uno introduttivo e uno su come mantenerlo integro, perché un terzo? In primis perché non si finisce mai di approfondire un argomento tanto vasto come l’essere umano, poi perché sono curiosa e mi piace imparare cose nuove, e quando le ho imparate mi piace donarle agli altri. Ma torniamo a noi: Vishuddha. Si trova nella gola, con esso raggiungiamo un importante livello salendo lungo l’albero della conoscenza perché passiamo dal non-manifesto al manifesto. A questo centro è collegato l’etere, che in sanscrito akasha significa vibrazione, suono o addirittura suono creatore. Attraverso la lingua i nostri pensieri diventano materia, diventano parole. Parole di odio creano conflitti, parole di moderazione, se sono sincere, creano equilibrio e armonia. I suoni possono, ad esempio, sia renderci aggressivi, sia calmarci profondamente, e sono in grado di sciogliere tensioni e paure. La parola fa da mediatore fra lo spirito e la materia, infatti il quinto chakra è il mediatore fra i chakra della testa e gli altri.

Il quinto chakra ha anche a che fare con il dare forma, l’avere e il mantenere la veduta d’insieme, il trovare la giusta misura, l’aprirsi e il fissare i limiti, il riconoscere il proprio e l’altrui valore. Ha quindi a che fare con il trovare se stessi e con ciò in che modo diventiamo adulti.

Quante cose! E quante ce ne sarebbero ancora, ma voglio presentarvi le esercitazioni.

Il digiuno della parola

Le antiche scuole davano precise indicazioni su come usare le parole, esortavano, ad esempio, a non parlare o a parlare con ponderatezza e con saggezza, a non parlare a vanvera, soprattutto a non ingannare o sparlare. Con le parole creiamo vibrazioni assai durature: e tu sei consapevole delle vibrazioni che lasci? Ecco alcuni suggerimenti:

  • osserva come ti senti dopo aver sparlato di qualcuno o dopo aver assistito e qualcuno che sparla di qualcuno o di qualcosa. Gli antichi romani dicevano De mortuis nihil nisi bene ovvero “di un morto si deve parlare solo bene”. Mentre la saggezza orientale consigliava di non parlare affatto, né bene né male! E tu? Dove ti situi? E come ti ci senti?
  • Prova per un giorno o per lacune ore il “digiuno della parola” o il “digiuno delle parole negative” e senti come stai dopo.
I gesti

Nella comunicazione, soprattutto noi italiani, siamo molto aiutati dai gesti delle mani e delle braccia. A volte capita che quanto diciamo con la bocca non sia in sintonia da quanto comunicano le nostre mani o il nostro corpo! Prova a:

  • osservare quali gesti fai più spesso e spontaneamente mentre parli,
  • prova a ripetere gli stessi gesti ma senza parlare: cosa provi? Ci sono gesti più ed altri meno piacevoli per te?
  • Gioca con i bambini o con il tuo partner comunicando solo con i gesti oppure solo con le parole.
Dare forma

Il quinto chakra si rapporta al modellare, al dare forma. Quando modelliamo qualcosa, mettiamo ordine nei nostri pensieri e nelle nostre azioni, intenzioni e piani, mettiamo ordine nel caos e questo può dare grande soddisfazione. Qualsiasi lavoro che ti dia la possibilità di esprimerti creativamente ha un effetto guaritore aprendoti all’intuizione. Prova con ciò con cui ti senti più in sintonia fra: dipingere, lavorare la creta, intagliare, danzare, suonare, comporre una poesia.

La gola

La gola, in quanto luogo del passaggio e della creazione delle parole, risente fortemente delle parole dette, delle parole non dette e delle vibrazioni emotive che portano con sé. Avrai notato anche tu strani mal di gola quando devi trattenere parole di rabbia o quando le lasci andare senza nessun freno…comincia a porre attenzione a quando hai abbassamenti di voce e a cosa è successo nei giorni precedenti…ovviamente non andare in montagna a sciare a petto nudo: è ovvio il perché del mal di gola!

Puoi praticare alcuni, ed altri, durante le lezioni di Yoga, che nel nostro centro sono molte e varie: Hatha Yoga, Yoga in voloFlow YogaQuantic Yoga, e anche il corso Genitori e figli incontrano lo Yoga. Questi esercizi così avanzati non vengono invece proposti nelle lezioni di Balyayoga, ovvero lo Yoga con i bambini. Ti ricordo che puoi provare una lezione prenotandola o a Cittadella o a San Martino di Lupari: io e i miei istruttori ti aspettiamo.