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27
01
2022

Esperienza del tuo tessuto osseo

Scritto da Giada Tessari 0

Continua il nostro viaggio alla conoscenza di noi stessi attraverso il nostro corpo e l’uso che ne facciamo.

Tutti noi abbiamo l’impressione o la sensazione, spesso anche la convinzione, che le nostre ossa, una volte cresciuti, restino immutate, in realtà non è così: le nostre ossa sono un tessuto vivo come la pelle, mutano in base all’alimentazione (sia fisica che emotiva) e in base al movimento (o all’assenza di esso). Le ossa o gli scheletri che vediamo nei musei sono solo la parte minerale dell’osso che in realtà, quando siamo vivi, ha un 35% di altre cose che sono: tessuto connettivo, sostanza acquosa, nervi, vasi sanguigni, globuli rossi e bianchi (prodotti dal midollo che si trova all’interno delle ossa lunghe).

ATTENZIONE! Le nostre ossa cambiano continuamente, fino a circa 25 anni le nostre ossa crescono, successivamente mantengono un equilibrio fra leggerezza e resistenza attraverso il deposito di calcio (nella superficie esterna) e la dissoluzione di calcio (nelle superfici interne). Ecco perché per conservare ossa forti anche in tarda età è necessario un adeguato ed equilibrato esercizio fisico: le nostre ossa si nutrono e si mantengono sane grazie al massaggio che i muscoli fanno al tessuto osseo.

Ma perché è importante avere cura delle proprie ossa? Perché ricoprono svariate funzioni:

  • sostengono il peso del corpo,
  • fungono da punti di attacco per muscoli e tessuto connettivo che consentono movimento ed equilibrio opponendosi o lavorando in sinergia con la forza di gravità,
  • assorbono l’impatto durante la deambulazione,
  • proteggono gli organi interni (Un esempio? La gabbia toracica che protegge i polmoni, lo sterno che protegge il cuore),
  • servono da deposito per calcio e fosforo,
  • producono cellule ematiche.

Nell’articolo di oggi ti propongo di lavorare sulla percezione delle ossa per migliorare la tua consapevolezza. Ti chiedo quindi di spostarti nella stanza o sei sei all’aperto durante un passeggiata, di camminare cercando di percepire la parte più solida e resistente dell’osso che si trova nella parte esterna delle ossa stesse. Continua per circa 2 o 3 minuti, dopodiché passa alla percezione della parte più interna, vitale e vivificatrice delle ossa: il midollo. Continua per altri 2- 3 minuti percependo questa parte liquida. Per altri 2 o 3 minuti passa da una tipologia di percezione all’altra: resistenza e leggerezza. Come ultimo passaggio il collegamento fra le ossa e quanto c’è loro attorno, ovvero i muscoli. E’ il periostio che copre le ossa ad intrecciarsi ai muscoli. Percepisci cosa cambia nel tuo modo di muoverti a seconda che tu ti muova percependo:

  • la parte solida esterna delle ossa,
  • la parte liquida interna delle ossa,
  • la parte connettivale, morbida e di comunicazione esterna delle ossa.

E’ una scoperta meravigliosa che vi renderà anche consapevoli di come vi muovete emotivamente nel mondo: buona pratica.